giovedì 1 novembre 2012

La commemorazione dei defunti


Si avvicina come ogni anno la commemorazione dei defunti, ricorrenza che la chiesa cattolica festeggia il 2 novembre e che ha come consuetudine quella di visitare i cimiteri locali e portare in dono fiori sulle tombe dei propri cari.
Ammetto di non essere un frequentatore del cimitero, malgrado diversi anni fa abbia perso la nonna a cui ero molto legato. Anzi, a dire la verità, sarò stato sì e no due volte sulla sua tomba.

I defunti non riposano al cimitero. Lì ci sono solo le loro spoglie ossia l’involucro che abitavano per vivere l’esistenza terrena ma che hanno ormai abbandonato definitivamente. Ora sono anima, energia, coscienza, vivono in altre dimensioni e desiderano solo raggiungere la luce di Dio.
E poi i defunti non riposano proprio! Altro che invocare per loro “L’Eterno Riposo”! Nell’aldilà ci attende un lavoro intenso teso ad aiutare gli altri e a migliorare se stessi, una vita intensa e frenetica ma ricca di soddisfazioni personali!

È giusto ricordare le persone abbiamo amato e che non ci sono più e possiamo farlo nella maniera che più ci piace, quando più ci piace, senza farci prendere dai sensi di colpa o dalla paura del giudizio divino. Ai nostri cari non importa se osserviamo o meno questa festività, se andiamo o meno a visitarli al cimitero. Per loro non esistono tempi e ricorrenze e si sono staccati dal giudizio e dal consenso nei nostri confronti. Pregare per loro o portare fiori sulla loro tomba, non cambia la loro evoluzione spirituale.

Se invece andare al cimitero è la maniera per sentirsi più vicini a chi non c’è più, ben venga. Andiamoci cercando di pensare alla morte stessa come una festa, come un dono, perché la morte non è solo la rinascita in un’altra dimensione, ma è l’unificazione con Dio, con l’Amore puro. Ogni persona è un miracolo, una scintilla di quell’assoluto da cui si proviene e a cui si torna.

Chi ci ha amato non ci ha lasciato, ha solo cambiato il modo di essere con noi. Continua a vivere nei nostri sorrisi, nei nostri pensieri ed è al nostro fianco spiritualmente, perché la vita continua, nonostante tutto e comunque.


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