Ognuno di noi, che ci creda oppure no e indipendentemente dalla
religione che professa, ha un Angelo custode al suo fianco.
La figura dell’Angelo non si limita alla tradizione cristiana ma è
presente in tutte le religioni, con forme analoghe o con significati diversi a
seconda del contesto in cui si collocano.
Nella gerarchia degli Angeli, gli Angeli custodi, seppur entità evolute,
appartengono all’ordine più basso. Essi sono mandati da Dio per proteggere ed
evolvere la persona nel suo percorso e saranno tanto più evoluti quanto più la
persona a loro affidata è esposta a necessità di sostegno spirituale.
Si avvicinano a noi sin dal concepimento, sono con noi al momento del
parto e ci affiancano ogni giorno della nostra vita, costantemente sempre, fino
alla morte. È difficile, se non impossibile, che un umano non abbia accanto a
sé un Angelo. Anzi, è addirittura possibile che ne abbia più di uno (insomma vi
garantisco che in giro c’è una quantità enorme di Angeli...). Dovete invece
sapere che, molto raramente l’Angelo custode è un nostro parente o una persona
che ci è stata vicina nella vita.
E ci aiutano. Perché il loro compito è quello di proteggerci, di
alleggerirci dalle difficoltà, di essere i custodi della nostra anima.
L’Angelo custode può influenzare la nostra realtà o può indirizzarci con
dei segnali verso determinate scelte, ma sta sempre a noi cogliere i suoi
messaggi e la loro importanza. L’Angelo custode non è infatti in grado di
intervenire sulle azioni del singolo individuo, buone o cattive che siano,
poiché a tutti noi è garantito il libero arbitrio.
L’Angelo è custode della nostra anima, non del nostro corpo. Il suo
intervento è dunque limitato alla salvaguardia del nostro spirito,
all’evoluzione della nostra anima. Di fronte alle richieste di guarire da una
determinata malattia, è dunque purtroppo difficile che l’Angelo custode possa
aiutarci, perché egli non è stato mandato con il compito di proteggere il
nostro corpo. Anzi, può capitare che sia proprio la malattia lo strumento per
migliorare la nostra anima, e per questo inevitabile.
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