La comunicazione
con l’aldilà affascina da sempre molte persone, sia per semplice curiosità o per avere un contatto con una specifica persona che non c’è più oppure ancora
per ottenere risposte o informazioni riguardo alla propria vita o al proprio
futuro. Medium e sensitivi sembrano moltiplicarsi a vista d’occhio, basta
aprire le pagine di un giornale per trovarci pubblicità di ogni genere, persone
che garantiscono risposte e soluzioni a qualsiasi tipo di problema. Ho
conosciuto sensitivi e persone dotate di facoltà eccezionali in grado di
aiutare il prossimo, ma purtroppo questo è perlopiù un mondo ricco di
impostori, persone che si improvvisano medium o veggenti e che lucrano sui
problemi e sulla disperazione della gente.
Il mio primo
consiglio è quello di diffidare da chi vi presenta false speranze, da chi tenta
di inculcarvi paure o dipendenze, da chi pretende di guarire da ogni malattia o
di risolvere ogni problema. Io stesso non sempre ottengo risposte alle mie
domande. Tutto dipende da quanto mi è concesso e utile sapere. Tengo a sfatare
immediatamente il mito che io possa venire a conoscere in anticipo tutto ciò
che mi circonda, compresi i numeri del lotto! Se le mie guide ritengono che divulgare
determinate informazioni pregiudicherebbe il mio percorso di apprendimento o
della persona interessata che ho di fronte, non ricevo risposta alcuna. Ci sono
cose nella vita che, nel proprio percorso di evoluzione, ognuno deve scoprire
da solo. Certi valori e certi ideali che fanno parte del piano materiale sono
estranei a quello dell’aldilà, come appunto la richiesta di una vincita alla
lotteria!
Il secondo
consiglio è evitare il “fai da te”, affidandosi a sedute spiritiche (termine
generale che include parecchie tecniche di evocazione dei defunti), fosse solo
per curiosità o per gioco. Sono pratiche che personalmente non svolgo (o per lo
meno non in maniera volontaria) e che trovo vadano a disturbare un mondo molto
particolare, con dinamiche difficili da gestire.
Vorrei poi sottolineare come molte di queste
comunicazioni medianiche possono anche essere falsate o difficoltose, proprio
per la struttura stessa e le dinamiche del post mortem. Un’anima, dopo la
morte, prende strade differenti. Potrebbe reincarnarsi in questo piano o essere
in transito verso piani evolutivi diversi, pertanto chi si presenta nelle
comunicazioni spiritiche non necessariamente è la persona che dice di essere.
Si può trattare in questo caso di altre “memorie” o vibrazioni spirituali che
in un certo qual modo si travestono e si presentano ai medium con una certa
identità in ragione di una specifica finalità. Il fatto poi che qualcuno sia
morto e ora identificato nella forma spirituale non gli conferisce
immediatamente una grande saggezza o una onniscienza: accanto a entità evolute
e di livello superiore, vi sono anche spiriti ignoranti e sciocchi come lo
potevano essere nella vita. O, peggio, entità inferiori (appartenenti cioè a un
livello di perfezione più basso), che possono manifestare atteggiamenti
negativi o malvagi.
Non dimenticate infine che comunque tutti i
giorni noi siamo in contatto con l’aldilà, ogni istante. Il problema è che
spesso non riusciamo a rendercene conto. Dall’altra parte della soglia ci
vengono trasmessi molti segnali, tante volte a livello onirico, a volte sul
piano squisitamente pratico, ma non sempre riusciamo a cogliere questi
messaggi, perché siamo disturbati dal “rumore e dalle interferenze” del piano
materiale. Penso ad esempio a una luce che si spegne improvvisamente senza
motivo, a un oggetto che si era perso e ritrovato proprio dove continuavamo a guardare,
a un particolare sogno che ci ha svegliati il mattino. Semplicemente, siate più
sensibili e aprite la mente a un mondo più spirituale!
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